Per ciò che concerne i certificati a capitale protetto, è possibile dividerli in due tipologie:
- Digital
- Equity Protection, definiti anche “a partecipazione”
Venendo ai Certificati Digital, essi consentono all’investitore sia di godere di possibili entrate cedolari durante la vita del certificato sia della protezione del capitale, totale o parziale, a scadenza, anche in caso di andamento negativo del sottostante.
In buona sostanza, l’investitore che acquista questo tipo di certificato, in occasione della data di rilevazione, che generalmente è annuale, avrà avanti a se due possibili scenari:
- se il sottostante quota a un livello pari o superiore alla soglia cedola (che generalmente coincide con lo Strike) il certificato paga la cedola;
- se il sottostante quota a un livello inferiore alla soglia cedola il certificato non paga la cedola.
Alla scadenza il possessore di un certificato Digital si troverò difronte due possibili scenari, ossia uno scenario positivo quindi il sottostante quota a un livello pari o superiore allo Strike, e in questo caso tale certificato rimborsa il 100% del valore nominale e paga l’ultima cedola e qualora sia previsto l’effetto memoria anche tutte le cedole eventualmente non pagate precedentemente; Uno scenario negativo ovvero il sottostante quota a un livello inferiore allo Strike, il certificato non paga la cedola ma mantiene la protezione del capitale e quindi rimborsa l’importo minimo predeterminato che può essere il 100 ero in caso di protezione del 100% oppure 80 Euro in caso di protezione dell’80%.
Quindi schematizzando un po quali sono i principali elementi da valutare in certificato Digital ?
- Strike;
- protezione che identifica la percentuale minima (es 100% o 90%) del valore nominale che il certificato imborserà a scadenza, in caso di performance negativa del sottostante;
- valore nominale del certificato;
- date di rilevazione;
- soglia cedola che identifica il prezzo a cui deve quotare il sottostante, in occasione della data di rilevazione, per erogare la cedola;
- cedola che identifica l’interesse che viene pagato da un certificato;
- effetto memoria della cedola;
- paniere: alcuni certificati della categoria Digital sono costruiti non su un singolo sottostante, ma su panieri “worst of”, “best of”, “rainbow” che prevedono una ponderazione variabile in funzione della performance dei sottostanti costitutivi il paniere. Comunque la maggior parte dei certificati Digital viene costruita su un solo sottostante.
- opzione Autocall ossia in alcuni casi i Digital presentano tale opzione che prevede il richiamo anticipato rispetto alla naturale scadenza del certificato.
Ma da cosa è composta la struttura di un certificato Digital ?
Dunque abbiamo: acquisto di una opzione call con strike zero, acquisto di una opzione put con strike pari al livello di protezione predefinito, vendita di una opzione call con strike uguale allo strike iniziale e acquisto di opzioni digitali ( generalmente cash or nothing, con payoff uguale al premio offerto dalla cedola).
Nel prossimo articolo Certificati Equity Protection !!! Stay tuned !!!
Riferimenti Bibliografici:
G. Bellelli, A. Lawford, M. Mazziero, Manuale dell’investitore consapevole, Incrementa e Proteggi i tuoi risparmi investendo a basso richio, Hoepli, Milano 2016.
G. Candita, I certificati d’investimento. Guida completa per consulenti e investitori, Hoepli, Milano 2017.
G. Bellelli F. Fosatelli, Investire con i certificati, Hoepli, Milano 2021.
