Certificati a capitale condizionatamente protetto (I)

 I certificati a capitale condizionatamente protetto, sono caratterizzati per rimborsare a scadenza il capitale a condizione che non si verifichi l’evento barriera, altrimenti il certificato rimborsa la performance del titolo che potrebbe essere negativa.

Sostanzialmente questi certificati consentono di partecipare alla performance positiva del sottostante, offrendo in cambio, a scadenza, una protezione parziale del capitale, condizionatamente al non verificarsi dell’evento barriera, cioè al non raggiungimento di predeterminati livelli del valore della barriera stabilii in fase di emissione.

Tale barriera può essere monitorata (e quindi violata) continuamente, dalla data di emissione a quella di scadenza, in date predeterminate oppure esclusivamente a scadenza. Ovviamente una barriera continua ossia Americana, è molto più rischiosa di una barriera monitorata solo a scadenza ossia Europea, dato che nel caso di quella americana è più facile perdere la protezione del capitale investito.

Si può dire che nella costruzione di un portafoglio i certificati a capitale condizionatamente protetto possono rappresentare un’ alternativa oppure una soluzione complementare ala componente azionaria.

Infatti tale tipologia di certificati consente di investire nel mercato azionario, correndo un rischio inferiore rispetto all’investimento diretto nel sottostante.

In un portafoglio ben strutturato tali certificato hanno la possibilità di essere utilizzati per produrre reddito, quindi entrate cedolari, come nel caso dei Cash Collect, oppure di fornire rendimento, ovvero una plusvalenza di prezzo, nel caso dei Bonus Cap.

Quindi da ciò è essenzialmente possibile classificare i certificati a captale condizionatamente protetto, in funzione dell’obiettivo finanziario desiderato:

  • avendo un obiettivo di Rendimento, tale tipologia di certificati non è costituita da flussi cedolari, ma a scadenza, nel caso in cui non si sia verificato l’evento barriera, paga un bonus. Ad es rimborso valore nominale 100 più un premio aggiuntivo del 20% dando a scadenza, sempre nel caso in cui non si sia verificato l’evento barriera, un rimborso di 120. In questa tipologia di certificati bonus, troviamo i Bonus Cap, i Top bonus, gli Stock bonus, i Reverse bonus, i recovery, oppure i Twin win.
  • avendo invece un obiettivo di Reddito, troviamo certificati che erogano cedole o premi periodici, a condizione che si verifichi la condizione per l’erogazione, permettendo di realizzar eun entrata periodica. Ad es viene erogato un premio/cedola dell’1% a condizione che alla date di rilevazione il prezzo del sottostante sia pari o superiore alla barriera. In questa categoria di certificati possiamo trovare i Cash Collect, express, athena, coupon premium, Fixed cash collect e phoenix.
I certificati a capitale condizionatamente protetto sono quotati e negoziati sul SeDeX di Borsa Italiana e sul Cert-X i Eurotlx.
Prossimamente approfondiremo alcuni dei certificati appartenenti a a questa macrocategoria
Stay tuned!!!

Riferimenti Bibliografici:

G. Bellelli, A. Lawford, M. Mazziero, Manuale dell’investitore consapevole, Incrementa e Proteggi i tuoi risparmi investendo a basso richio, Hoepli, Milano 2016.

G. Candita, I certificati d’investimento. Guida completa per consulenti e investitori, Hoepli, Milano 2017.

G. Bellelli F. Fosatelli, Investire con i certificati, Hoepli, Milano 2021

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