Certificati a capitale condizionatamente protetto(III): Certificati della famiglia Bonus

 I membri della famiglia dei certificati Bonus sono: Bonus, Bonus Cap, Recovery Bonus Cap, Top Bonus, Reverse Bonus.

I certificati Bonus, sono caratterizzati dalla barriera continua e per riconoscere a scadenza il pagamento di un premio (bonus), a condizione che durante la vita del certificato, il sottostante non abba mai toccato la barriera. In tal caso il certificato perderebbe la protezione del capitale rimborsando a scadenza la performance del sottostante. I certificati bonus sono caratterizzati da una struttura composta da :

  • acquisto di un opzione call con strike zero, che permette di replicare in modo lineare ka performance del sottostante;
  • acquisto di una opzione put down & out con strike pari al livello del bonus e barriera pari alla barriera del certificato. Tale opzione consente all’investitore di incassare il premio a scadenza, nel caso in cui il sottostante si trovi a un livello superiore alla barriera ma inferiore al livello del bonus.
Quali scenari si potranno verificare a scadenza ?

Uno scenario positivo: durante tutta la vita del certificato, il livello della barriera non è stato violato, facendo si che il certificato mantiene la protezione del capitale e rimborsa, oltre al valore nominale, un premio commisurato alla performance positiva del sottostante.  ES: Per calcolare il prezzo di rimborso bisogna applicare la formula (Valore nominale + Bonus)  = (100 + 10) = 110 .

Uno scenario negativo: ovvero durante la vita del certificato, il livello della barriera continua è stato violato, facendo si che il certificato perde la protezione del captale e rimborsa la performance del sottostante. In tal caso la formula da calcolare è (Prezzo finale/ Strike) x Valore nominale.

Ora in questo secondo caso, il fatto che la barriera venga violata non  significa necessariamente che il certificato rimborsi una  performance del sottostante negativa, dato che il prezzo di rimborso dipende anche dal prezzo finale del sottostante al momento della scadenza. Analizzando con più attenzione, quindi, questo secondo scenario si possono formulare due ipotesi:

  1. alla scadenza il prezzo del sottostante è inferiore alla barriera, ad es quotando 1,10 Euro con strike 1,702 e valore nominale 100. Applicando, quindi, la formula ((Prezzo finale/ Strike) x Valore nominale) = ((1,10/ 1,702) x 100) il prezzo di rimborso sarà pari a 100 Euro. Ossia una minusvalenza rispetto al valore nominale 100.
  2. a scadenza il prezzo del sottostante recupera risultando superiore allo Strike, ad es 1,72 Euro. Applicando sempre la formula ((Prezzo finale/ Strike) x Valore nominale) = ((1,72/ 1,702) x 100) si otterrà un prezzo di rimborso pari a 101.05 Euro.
N.B. se presente l’opzione worst-of, quindi il certificato è costruito su un paniere di titoli, a scadenza per verificare se si violata la barriera e per calcolare il prezzo di rimborso, bisogna prendere a riferimento il sottostante che durante la vita del certificato ha registrato la performance peggiore.
Nel prossimo articolo parleremo dei Bonus Cap !!! Stay tuned !!!

Riferimenti Bibliografici:

G. Bellelli, A. Lawford, M. Mazziero, Manuale dell’investitore consapevole, Incrementa e Proteggi i tuoi risparmi investendo a basso richio, Hoepli, Milano 2016.

G. Candita, I certificati d’investimento. Guida completa per consulenti e investitori, Hoepli, Milano 2017.

G. Bellelli F. Fosatelli, Investire con i certificati, Hoepli, Milano 2021

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