I certificati Reverse Bonus Cap sono caratterizzati dal fatto di consentire all’investitore di guadagnare in una contesto di mercato in cui il prezzo del sottostante diminuisce oppure effettua un moderato rialzo purché entro i limiti della barriera, che in questo caso è posta al di sopra dello Strike.
Con l’acquisto di un Reverse Bonus Cap l’investitore si troverà davanti due scenari:
- Durante la vita del certificato, il prezzo del sottostante non è mai salito a toccare il livello della barriera superiore, in tal caso il certificato mantiene la protezione del capitale per cui il risparmiatore incasserà il valore nominale di 100, oltre al bonus;
- Durante la vita del certificato, il prezzo del sottostante è salito e ha toccato il livello barriera, in tal caso il certificato perderà la protezione i il prezzo di rimborso verrà calcolato in base alla performance negativa del sottostante.
Bisogna tener presente che i certificati Reverse Bonus Cap che hanno violato la barriera continua, diventando dei replicanti in maniera lineare dell’andamento del sottostante, possono essere utilizzati in alcuni contesti di mercato particolari. Un esempio può essere costituito da ciò che è accaduto al titolo azionario Juventus in occasione dell’aumento di capitale del 2019, ove essendo complicato trovare le azioni da shortare overnight, alcuni investitori hanno acquistato il certificato Reverse Bonus Cap che aveva violato la barriera ed era diventato un replicante short del sottostante, avendo anche il vantaggio di risparmiare il costo del prestito titoli.
I certificati Twin Win consentono all’investitore di ottenere una performance positiva a scadenza sia in caso di rialzo che di moderato ribasso del sottostante, purché la barriera non venga violata. Non presentano cedole periodiche e non vi sono date di rilevazione durante la vita del certificato.
Quali sono gli elementi di base che caratterizzano questa tipologia di certificato?
- Strike;
- Barriera;
- Partecipazione UP al rialzo;
- Cap;
- Partecipazione DOWN al ribasso.
- acquisto di un opzione call con Strike zero;
- acquisto di un opzione put down & out di tipo reverse con knock out uguale al livello della barriera e prezzo di esercizio pari allo Strike;
- acquisto di un opzione put down & out;
- acquisto oppure vendita di un opzione call con Strike pari al livello del fixing iniziale, ove tale opzione è inserita nel caso in cui il fattore di partecipazione al rialzo sia superiore oppure inferiore al 100%.
Essenzialmente visto che non sono previste date di rilevazione, il momento clou per questi certificati è la scadenza ove sono possibili tre scenari:
- Se il prezzo di riferimento del sottostante è ≥ Strike, allora il certificato rimborsa il valore nominale maggiorato della partecipazione alla eventuale performance del sottostante rispetto allo Strike, ove la formula per il calcolo il prezzo di rimborso è : Valore Nominale x [1 + Fattore di Partecipazione Up x (Prezzo del sottostante a scadenza / Strike – 1)].
- Se il prezzo di riferimento del sottostante è inferiore allo Strike ma uguale o superiore alla Barriera, il prezzo di rimborso sarà pari a : Valore Nominale x [1 + Fattore di Partecipazione Down x (1 – Prezzo del sottostante a scadenza / Strike)].
- Nel caso in ci il prezzo di riferimento del sottostante è inferiore alla Barriera, il certificato rimborsa la performance negativa del sottostante e il prezzo di rimborso sarà pari a: (Prezzo del sottostante a scadenza / Strike) x Valore nominale.
Riferimenti Bibliografici:
G. Bellelli, A. Lawford, M. Mazziero, Manuale dell’investitore consapevole, Incrementa e Proteggi i tuoi risparmi investendo a basso richio, Hoepli, Milano 2016.
G. Candita, I certificati d’investimento. Guida completa per consulenti e investitori, Hoepli, Milano 2017.
G. Bellelli F. Fosatelli, Investire con i certificati, Hoepli, Milano 2021.

