Sarà soft landing ?
Il mercato sembra scommettere in questo senso, ma dobbiamo ricordare che all’inizio dell’anno si temeva che la fortissima stretta monetaria attuata nel 2022 dalle Banche Centrali, per via di un inflazione ostinata, avrebbe portato a quello definito come atterraggio duro, in sostanza, ad una recessione molto più pronunciata rispetto a quello che invece sta accadendo in queste ultime settimane.
Infatti oggi il discorso è un po’ cambiato, la crescita tiene, a differenza di quanto era stato previsto, e l’inflazione è calata a livelli che i vari istituti centrali sembrano considerare più ragionevoli.
Tutto ciò ha fatto venir meno proprio quei timori su una stretta monetaria ancora più forte e duratura, e il mercato sembra, così, propendere per un atterraggio morbido. Ora come ora, i fari sono praticamente puntati su quello che poi sarà un allentamento monetario, per farsi, che la crescita continui anche nel corso del 2024.
Secondo gli analisti di JPMorgan, in queste ultime settimane il mercato è diventato più ottimista dando per scontato che il prossimo anno la Fed taglierà i tassi di interesse di 100 bp (punti base) attraverso quattro tagli.
Ora ad ottobre si è assistito da un rally dei treasury decennali, che non fanno pensare a rallentamenti nel breve termine, ma per far si che i tassi più a lungo si riducano il mercato deve scontare ulteriori misure di allentamento.
In sostanza l’aspettativa è per una riduzione dei rendimenti dei sopracitati treasury e che la pendenza delle curve ci accentueranno nel 2024, da qui la fortissima aspettativa di taglio dei assi di interesse.
Quello che intendono dirci gli analisi di JPMorgan è che sicuramente non si può dare per scontato il rischio di recessione negli USA, ma dato che il tasso di inflazione sta calando e che i mercati scontano un certo ottimismo proprio su questo punto, le banche centrali sembrano cambiare atteggiamento proprio nel tentativo di realizzare una soft landing.


