Impennata del cacao

Dall’inizio del 2024 Il prezzo del cacao è aumentato di circa il 132%, superando la performance sia di Nvidia che quella del Bitcoin. La causa è da ricercarsi nei paesi dell’Africa occidentale, ove gli ultimi raccolti sono stati scadenti. I principali produttori di cacao sono la Costa D’Avorio e il Ghana, che rappresentano circa il 60% della produzione.

A contribuire a questa scarsità dei raccolti troviamo Il Nino, che ha portato condizioni di tempo troppo siccitoso, e alcuni fattori aggiuntivi come l’invecchiamento degli alberi di cacao e l’attività mineraria illegale.

Secondo il Cocobod (Ghana Cocoa Board, ossia l’istituzione governativa ghanese che fissa il prezzo di acquisto del cacao in Ghana) nel solo anno 2022/2023, sono andati persi centocinquantamila tonnellate di semi di cacao, proprio a causa delle attività minerarie illegali. Se questo non bastasse sembrerebbe che nel 2023/2024 la perdita di semi sia anche superiore, portando ad ulteriori rialzi nei prezzi.

Secondo gli analisti, in base ad un sondaggio effettuato dalle autorità pubbliche della Costa D’Avorio, il principale produttore di cacao con una quota di mercato che si aggira intorno al 40%, in questo paese si potrebbe avere un raccolto di cacao di circa 400 500 migliaia di tonnellate, stima inferiore rispetto alle 600 mila tonnellate dello scorso anno.

Il raccolto di cacao viene effettuato due volte l’anno , ove quello principale si ha tra ottobre e marzo mentre il secondo si ha tra aprile e agosto. Tuttavia l’attenzione degli investitori si potrebbe concentrare su quest’ultimo raccolto, dato che quello principali si è rivelato molto scarso. In questo senso stime che dovessero testimoniare una maggiore scarsità potrebbero tradursi in ulteriori rialzi di prezzo.

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