
Joseph H. David, Global Chief Economist di Vanguard, e Lukas Brandl-Cheng, Quantitative Analyst sempre presso Vanguard, hanno sviluppato una ricerca dal titolo “Megatrends and the U.S. economy, 1890-2040”, che cerca di indagare i possibili effetti dell’AI (artificial intelligence) sulla crescita economica, e sul braccio di ferro che si potrebbe venire a creare con il calo demografico che invece comporta effetti negativi sui disavanzi pubblici e quindi sulla crescita economica.
Avremo un futuro come meno posti di lavoro, a causa dell’ AI, oppure troppo pochi lavoratori a causa del calo demografico?
Sostanzialmente per rispondere a questo quesito nella ricerca viene utilizzato un modello che tiene in considerazione cinque megatrend ossia: tecnologia, demografia, deficit fiscale, globalizzazione e transizione energetica, utilizzando un dataset che parte dal 1890 e cattura i cambiamenti tra tecnologia e demografia.
Semplificando si cerca di integrare le variabili a breve del ciclo economico con i fattori sul lato dell’offerta, che hanno un evoluzione più lenta e che determinano la capacità produttiva di un economia nei decenni. Per l’appunto questi fattori sono proprio quei cinque megatrend sopracitati.
In sostanza chi vincerà il braccio di ferro tra AI e Demografia potrebbe determinare gli esiti economici che impattano su autorità, lavoratori e investitori.
Tra il 1792 e il 1999 gli Stati Uniti hanno registrato avanzi del bilancio federale per bel 141 anni ( per avanzo del bilancio pubblico si intende una situazione per cui le entrate superano la spesa, esclusa quella per interessi sul debito). Spostandoci invece in anni più recenti, possiamo notare come per ben 20 anni su 24 tra il 2000 e il 2023, gli USA abbiano sperimentato disavanzi.
Ora questo spostamento da avanzi a disavanzi del bilancio può essere attribuito ad aumenti della spesa sanitaria, previdenziale e sociale, dovuta all’invecchiamento demografico. Se uniamo a tutto ciò l’aumento dei tassi di interesse post Covid si ottiene un cocktail che può minacciare la crescita economica e causare un aumento del rapporto debito pubblico pil.
In questo senso, le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, presentano tutte le potenzialità per rafforzare la crescita economica e andare ad attenuare gli effetti sulla spesa dovuta all’invecchiamento demografico.
Andando ad analizzare la storia, infatti, il progresso tecnologico è stato quel fattore che ha generato crescita della produttività e miglioramento negli standard di vita.
Quali sono le principali caratteristiche del progresso tecnologico ?
L’innovazione tecnologica consente ad esempio di automatizzare funzioni ripetitive, liberando così i lavoratori da tali compiti, per potersi dedicare a quelli a più alto valore aggiunto, oppure si pensi all’introduzione delle macchine utensili che hanno incrementato la capacità produttiva del lavoro stesso, o ancora si pensi ai benefici dell’introduzione dell’elettricità sul livello di produttività o dei personal computer.
Se gli effetti dell’IA saranno dirompenti tanto quanto quelli dell’elettricità o se le condizioni attuali dovessero favorire lo sviluppo di innovazioni tecnologiche veramente polivalenti, allora si potrebbe avere un attenuazione degli effetti negativi dovuti al calo demografico, consentendo una crescita economica superiore alle aspettative.
Così come in passato per la tecnologia, le nuove tecnologie saranno in grado di toglierci le castagne da fuoco?
Fonti: Megatrends and the U.S. economy, 1890-2040 Joseph H. Davis, Ph.D.* Global Chief Economist, Vanguard Lukas Brandl-Cheng Vanguard Asset Management
