In giro per la City di Londra

Passeggiando per le vie della City di Londra, non si può non rimanere impressionati dalla maestosa facciata della Bank of England sul celebre Threadneedle Street. In questa zona, il cuore finanziario di Londra, ha sede dal 1694 la Banca d’Inghilterraen.wikipedia.org . All’interno della sede storica, il Bank of England Museum (l’ingresso è separato e si trova su Bartholomew Lane) offre un percorso che va dalla sua fondazione al presente. Decido così di visitarlo a piedi, attratto dall’idea di conoscere meglio il “Tesoro d’Inghilterra” e il suo ruolo nella City: la banca è infatti custode delle riserve auree nazionali e coniuga storia economica e architettura neoclassica.

Appena varcata la porta su Bartholomew Lane, mi accoglie l’insegna del museo – “Bank of England Museum”, con orari e avviso di ingresso gratuito. Notavo che il museo è aperto a tutti senza biglietto, rendendolo accessibile soprattutto ai gruppi di giovani: “il nostro museo accoglie centinaia di gruppi scolastici ogni anno”, recita infatti la guida online, facendo leva proprio sullo sviluppo delle competenze finanziarie dei ragazzibankofengland.co.uk (dicesi fare alfabetizzazione finanziaria).

Non a caso, mentre camminavo tra le sale ho incontrato una scolaresca impegnata con attività didattiche: mi sono reso conto, così, che anche a Londra – come suggeriscono studi recenti – i bambini vengono iniziati fin da piccoli ai concetti di denaro e risparmio, segno che l’alfabetizzazione finanziaria viene presa sul serio. Infatti, secondo un rapporto UK Finance 2024, già a 7 anni si formano le prime attitudini verso il denaro, perciò “è vitale che i bambini abbiano accesso ad un’educazione finanziaria significativa fin dalla tenera età”ukfinance.org.uk .

Ma torniamo alla storia del museo e alle sue collezioni.

Il museo fu inaugurato nel 1988, nell’anno del terzo centenario della Banca, ampliando la piccola rotunda esistente per mostrare la ricca collezione di oltre 40.000 oggettien.wikipedia.org .. Tra i pezzi forti spiccano la Rotunda (originale di John Soane) – restaurata come sala espositiva – e al centro un vero lingotto d’oro. L’oro (99,79% puro) è protetto simbolicamente da dodici colossali cariatidi marmoree, come guardiani della ricchezza nazionaleen.wikipedia.org .

Il percorso museale ripercorre tutta la storia della Banca: dalle prime banconote fino alle moderne politiche monetarie, con teche dedicate alle architetture storiche e ai grandi eventi economici britannicien.wikipedia.org .

I gatekeeper: custodi e custodi “celebrati”

Un aspetto curioso emerso nella visita è la figura del gatekeeper, il portiere storico della Banca. Nei secoli passati i gatekeeper custodivano l’ingresso della Old Lady di Threadneedle Street, vestiti con caratteristici mantelli scarlatti e lunghe mazze cerimonialibankofengland.co.uk .In un archivio fotografico della Banca è conservato il ritratto di John Hogan, gatekeeper nel 1892, nel tipico abbigliamento cerimoniale con alabarda d’argento. Curiosamente, anche il museo celebra questa figura: nel 1995 l’impiegato Danny Denahy, che lavorò come gatekeeper dal 1952 al 1992, dipinse una serie di vignette umoristiche dedicate alle sue mansioni. Una di queste tavole, esposta al museo, si intitola proprio “Messengers and Gatekeepers” e mostra in modo leggero i ritmi di quel ruolobankofengland.co.uk .

I gatekeeper erano dunque non solo sentinelle vere e proprie, ma anche parte viva della cultura interna della Banca, al punto che i loro racconti vengono preservati nel museo.

Perché l’alfabetizzazione finanziaria comincia da piccoli

La coincidenza di trovarmi in quel momento con una scolaresca mi ha fatto riflettere sull’importanza di educare i giovani al denaro. Il Bank of England Museum infatti offre risorse e visite gratuite per le scuolebankofengland.co.uk , proprio per far capire il funzionamento dell’economia che è una competenza fondamentale. L’iniziativa riflette la missione divulgativa della Banca: spiegare come funziona il sistema finanziario e il ruolo della moneta nella vita quotidiana. Come si legge nelle linee guida ufficiali, il museo “è la destinazione perfetta per esplorare l’economia, la nostra storia e aiutare gli studenti a sviluppare competenze di alfabetizzazione finanziaria”bankofengland.co.uk .

Dall’esperienza personale in questo affascinante museo emergono dunque due messaggi: il primo è che la storia di istituzioni antiche come la Bank of England vive ancora nelle sale del museo, dove si toccano con mano le testimonianze (anche d’oro); il secondo è che anche i più piccoli devono essere coinvolti, fin da ora, nel comprendere i concetti di base dell’economia – un’alfabetizzazione necessaria per il futuro.

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